Il fatturato generato dall’export delle cantine in Alleanza delle Cooperative, tra il 2010 e il 2022, è cresciuto del 130%. Questo trend si qualifica come superiore anche rispetto all’andamento delle esportazioni nazionali di vino. Queste ultime, nello stesso arco temporale, sono cresciute del 101 %.
Nello studio condotto da Ismea sui bilanci delle cantine viene rilevato come a crescere di più, negli ultimi 12 anni, come fatturato totale sono state le medie imprese. Anche se quelle che sono riuscite a realizzare performance migliori sui mercati esteri sono le imprese che hanno fatturati superiori a 50 milioni di euro. Ad avere un calo (-10%) le microimprese.
La Germania risulta essere il primo Paese di destinazione dell’export nella Unione Europea (indicato dal 79% delle cooperative), seguita da Francia e Paesi Bassi. Al di fuori dell’Europa sono gli Stati Uniti in prima posizione per il 65% delle cantine esportatrici, seguiti da Canada e Giappone. “Sono risultati frutto dell’organizzazione che si è saputa dare il settore cooperativo” ha dichiarato Luca Rigotti, coordinatore del settore vitivinicolo di Alleanza delle Cooperative.
“La crescita dimensionale di diverse aziende ha permesso di avere al loro interno risorse finanziarie, e quindi capacità di investire sui mercati esteri, ma anche know how e persone competenti che sanno veicolare questi investimenti nel modo giusto, così da averne un ritorno” prosegue Rigotti.
“Le buone performance ottenute negli ultimi 12 anni – ha rimarcato Carlo Piccinini – non devono, tuttavia, farci dimenticare le difficoltà che il settore vitivinicolo sta vivendo, stretto tra le conseguenze della grave impennata dei costi di produzione e dell’energia, le difficoltà di approvvigionamento per alcuni materiali come il vetro e la crisi generalizzata dei consumi dovuta alle spinte inflazionistiche”.
Alle tre centrali di Alleanza delle Cooperative, aderiscono 379 cantine con oltre 110.000 soci, una produzione pari al 58% del vino italiano, un giro d’affari di 4,8 miliardi di euro, il 40% del totale del fatturato del vino nazionale. Il fatturato aggregato derivante dall’export delle cantine cooperative è pari a 2 miliardi di euro, pari ad un terzo di tutto il vino italiano commercializzato all’estero.
La valorizzazione dei soci è garantita da un livello medio di prevalenza mutualistica che si attesta ben oltre l’82%. In termini occupazionali, la cooperazione vitivinicola associata dà lavoro ad oltre 9.000 persone, di cui il 67% è impiegato a tempo indeterminato.