ROMA\ aise\ – “Alla 64esima Commissione regionale Europa Unwto, l’Italia è stata rieletta nel Consiglio Esecutivo per il mandato 2019-2023. Siamo al centro delle strategie del turismo internazionale e questa è una ulteriore dimostrazione del fatto che stiamo lavorando nella giusta direzione”. Così il Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, ha annunciato la rielezione del nostro paese al Consiglio regionale dell’UNWTO – World Tourism Organization – programma cui l’Italia aderisce dal 1975, nato per aumentare gli standard delle politiche e della governance del turismo, puntando su sostenibilità, ambiente e occupazione nell’ottica di valorizzare il settore come assett per raggiungere obiettivi di politica pubblica.
“Andiamo avanti con i nostri obiettivi, che sono innanzitutto nuove regole chiare per tutti, un nuovo modo di promuoversi e il binomio turismo-enogastronomia”, ha aggiunto Centinaio. “Le prime sfide sono dietro l’angolo: il 2020 per lo UNWTO sarà l’anno del turismo rurale e per l’Italia sarà anche l’anno Italia – Cina del turismo e della cultura. Due grandi appuntamenti in cui è nostro dovere arrivare preparati”.
Oltre all’Italia fanno parte del Consiglio regionale dell’UNWTO altri 41 Paesi.
Il 64° meeting della commissione – dedicato a “Crescita, Innovazione e Partnership” – si conclude oggi a Zagabria dove la delegazione italiana, composta da rappresentanti del MAECI e del MiPAAFT, è stata guidata dall’Ambasciatore d’Italia a Zagabria, Adriano Chiodi Cianfarani.
Nel corso della riunione, si è proceduto alle votazioni per il rinnovo parziale del Consiglio Esecutivo: un’elezione “molto competitiva”, riporta la Farnesina, alla luce dell’elevato numero di candidature presentate – otto, tra cui l’Italia – a fronte di quattro posti disponibili.
L’azione congiunta del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero delle Politiche Agricole, Forestali e del Turismo, ha fatto sì che l’Italia venisse eletta con 25 voti a favore, assieme a Turchia, Portogallo e Francia. (aise)
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