Il racconto delle produzioni d’eccellenza diventa esperienza quando sono i protagonisti a narrarlo. Le storie e i luoghi della provincia aquilana percorsi dalle antiche vie tratturali sapranno affascinare quanti decideranno di partecipare a ‘Transumanze – Le vie dei Presìdi’. La rassegna, alla sua seconda edizione, organizzata da Slow Food Abruzzo con la Dmc Gran Sasso d’Italia, L’Aquila e Terre Vestine, nell’ambito di Open Day Summer, progetto della Regione Abruzzo, animerà i borghi dell’aquilano attraversati dai tratturi, i larghi sentieri erbosi originatisi dal passaggio e dal calpestio di greggi e armenti negli ultimi tre fine settimana di giugno (dal 15 al 17 giugno; dal 22 al 24 giugno; dal 29 giugno al 1° luglio).
‘Transumanze – Le vie dei Presìdi’ proporrà, dunque, esperienze direttamente nelle aziende agricole, a contatto con contadini, norcini, casari, produttori e ancora escursioni e laboratori tematici, fino alla degustazione con menu studiati per l’occasione e proposti nei ristoranti aderenti.
Un modo per esaltare, da un lato, la bellezza del paesaggio aquilano, soprattutto riscoprendo le antiche vie tratturali che collegavano l’Abruzzo, al Molise e alla Puglia, percorse nei secoli da migliaia di greggi, costellate di chiese rupestri, castelli, piane meravigliose, e dall’altro per scoprire la grande ricchezza di biodiversità di questa parte d’Abruzzo, attraverso le produzioni tipiche e i Presìdi Slow Food, nati proprio per tutelare i piccoli produttori e salvare i prodotti artigianali di qualità.
“Con ‘Transumanze – Le vie dei Presìdi’ abbiamo voluto – ha sottolineato il presidente della Dmc Gran Sasso d’Italia, L’Aquila e Terre Vestine, Alfonso D’Alfonso – mettere al centro il territorio e le sue storie. Per questo, nel corso della rassegna proporremo esperienze autentiche a contatto stretto con storie vere di agricoltura eroica e di produzioni dimenticate, nella bellezza delle campagne dell’aquilano e lungo le vie degli antichi tratturi. ‘Transumanze’ sarà un’occasione per andare direttamente a casa dei produttori e comprendere che scegliendo un cibo si sceglie e si preserva anche il territorio che sta dietro quel prodotto”.
Da Santo Stefano di Sessanio a Calascio, passando per Navelli, Castel del Monte, Ofena, Poggio Picenze, Barisciano e Capestrano e ancora Castelvecchio Calvisio, Bussi sul Tirino, Villa Santa Lucia degli Abruzzi, senza dimenticare L’Aquila, ‘Transumanze’ toccherà suggestivi borghi, paesi e città ricchi di storia e tradizioni. Saranno, inoltre, dodici i ristoranti, sparsi sulle antiche vie tratturali, a proporre menu tematici (al costo di 35 euro) studiati per far conoscere piatti della tradizione gastronomica abruzzese e per esaltare le produzioni d’eccellenze dell’aquilano e in particolare i prodotti Presìdi Slow Food.
Le produzioni tipiche e i Presìdi Slow Food saranno anche raccontati e degustati, all’interno di ristoranti e aziende agricole, attraverso laboratori didattici. Grazie alle testimonianze degli stessi produttori e alla professionalità di guide esperte, si potranno, dunque, scoprire segreti e peculiarità di celebri formaggi come il Canestrato di Castel del Monte e legumi come il cece e la lenticchia di Navelli.
Si parlerà, ancora, di grani e cereali antichi come il farro e la solina, senza dimenticare i salumi dal gusto inconfondibile che evidenziano la peculiare arte norcina abruzzese (dal salame aquilano alla salsiccia di fegato al Cuore di Paganica), fino ai pecorini, al miele dei monti d’Abruzzo, ai vini Cerasuolo e Montepulciano d’Abruzzo, alle birre. Si parlerà naturalmente di lana di Campo Imperatore, un tempo fortuna e ricchezza di questi paesi appenninici. Un prodotto che, oggi, dopo anni di decadenza, vive una nuova ed entusiasmante stagione.
“I Presìdi Slow Food – ha spiegato Eliodoro d’Orazio, presidente Slow Food Abruzzo e Molise – hanno contribuito e contribuiscono a salvare numerose varietà di ortaggi e frutta, razze autoctone, formaggi, pani, salumi, dolci, che rischiavano o rischiano l’estinzione”.
“Hanno aiutato – ha ricordato – centinaia di piccoli produttori a proseguire la propria attività, favorendo il contatto tra consumatori interessati alla qualità e disponibili a pagare un prezzo equo e remunerativo per tutti; hanno contribuito a dimostrare che un’altra agricoltura e un’altra produzione alimentare sono possibili per questo abbiamo pensato a ‘Transumanze – Le vie dei Presìdi’: uno strumento per raccontare storie di produzioni antiche e assaggiare i prodotti, anche attraverso i menu dedicati proposti dai ristoranti che aderiscono all’iniziativa”.
FONTE: http://www.adnkronos.com