La produzione è pari a 400 mila tonnellate con un fatturato medio annuo di oltre 600 milioni di euro
La Rucola della Piana del Sele diventa ufficialmente un prodotto Igp (Indicazione geografica protetta). Il regolamento che inserisce il prodotto nel registro europeo degli alimenti e bevande di qualità è stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Ue.La denominazione si aggiunge ai 1.503 prodotti alimentari già protetti dall’Ue.
La tutela è riconosciuta per le caratteristiche organolettiche conseguenza di un ambiente di crescita molto particolare, sia dal punto di vista delle qualità del suolo che dal punto di vista climatico.
La Rucola della Piana del Sele interessa attualmente una superficie di circa 3mila ettari, distribuiti sugli 8 Comuni che compongono l’area geografica Igp (Eboli, Battaglia, Pontecagnano Faiano, Montecorvino Rovella, Montecorvino Pugliano, Bellizzi e Capaccio – Paestum), con una produzione media degli ultimi anni pari a 400 mila tonnellate di prodotto, che è il 73% circa della produzione nazionale, con un fatturato medio annuo di oltre 600 milioni di euro. Le aziende agricole interessate alla sua coltivazione sono 400 a cui vanno aggiunte le 35 imprese che curano la successiva fase di lavorazione, confezionamento e commercializzazione.
«La Rucola della Piana del Sele – secondo quanto riportato dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania – mostra un trend di crescita del 3%, in virtù della stessa percentuale di aumento annuo della richiesta a livello nazionale e internazionale. La Valle del Sele è ormai il polo produttivo più importante in Italia per la rucola ma in generale per tutti i prodotti orticoli di quarta gamma. Un’area particolarmente vocata che esalta le componenti organolettiche del prodotto, grazie all’azione combinata del terreno agrario e del clima favorevole, quello mediterraneo, costituito da scarse escursioni termiche, elevata luminosità diurna, temperature medie più alte degli altri bacini produttivi».
FONTE: https://www.ilsole24ore.com/