Da RistoratoreTop 10 consigli per superare vuoto da coronavirus
(ANSA) – ROMA – Ristoranti semideserti e tavoli non prenotati. L’emergenza coronavirus pesa sui bilanci della ristorazione italiana, con drastici cali di affluenza media nei locali, con una media del 60% e picchi fino al 92%, secondo un monitoraggio effettuato da RistoratoreTop, agenzia specializzata in marketing per la ristorazione.
”Un locale deserto – sottolinea Lorenzo Ferrari, fondatore di RistoratoreTop – non si traduce solamente in un immediato e drastico calo di liquidità, ma comporta conseguenze ben più allarmanti sul lungo periodo, come il ridimensionamento del personale, il taglio a tutti i budget allocati per lo sviluppo dell’attività e, in alcuni casi, la possibilità di chiudere battenti”. Da qui il “decalogo” che nasce come risposta proattiva alla registrazione di centinaia di casi di sale deserte. Agli oltre 8000 ristoratori che popolano la community dell’agenzia viene proposto di: Ricorrere al delivery; Mettersi a disposizione come chef a domicilio, se in regola con le disposizioni delle Asl; momenti formativi e di confronto con il personale; Scrivere o riscrivere le procedure per la cucina e per la sala; migliorare il ricettario e il menu; Vivere l’esperienza da cliente all’interno del proprio locale; mettere in moto le idee che in passato sono state parcheggiate in attesa del “momento più adatto per sperimentare”; Ristrutturare i costi e accordarsi nuovamente con i fornitori; Dedicarsi al sito, ai social e all’archivio multimediale; progettare una campagna di marketing per rimettere in moto la propria attività o per essere pronti quando si tornerà a regime.
“Si tratta di misure poco consolatorie e non applicabili alla normalità – conclude Ferrari -ma, in attesa che vengano messi in campo dal governo ammortizzatori, sospensioni o crediti di imposte e altri provvedimenti straordinari, è bene rimboccarsi le maniche e concentrarsi su ciò che i ristoratori possono fare autonomamente. Questo momento passerà, non senza danni, ma resteranno tutte le azioni positive che gli imprenditori del settore metteranno in campo”.(ANSA).
FONTE: https://www.ansa.it/