Questione di giorni e farà capolino un altro aiuto ai cittadini in difficoltà in questa difficile fase sanitaria e sociale scandita dal Coronavirus: il reddito di emergenza 2020. Il governo è già a lavoro, si riunirà in settimana per varare un decreto ad hoc per garantire più liquidità alle imprese, prima dell’altro grande atteso provvedimento: il Decreto Aprile, che vedrà la luce a ridosso di Pasqua e servirà a prorogare e rinforzare tutti i bonus e gli aiuti a famiglie e lavoratori introdotti a marzo.
Un decreto pronto a introdurre anche nuove misure, tra cui proprio il reddito di emergenza, come novità di un più ampio pacchetto di misure da riconfermare. Un provvedimento che potrebbe sfiorare i 30 miliardi di euro.
Nel pacchetto di interventi troveranno spazio:
- un rifinanziamento della cassa integrazione per l’emergenza che potrebbe essere estesa di uno o due mesi rispetto alle 9 settimane previste dal decreto Cura Italia,
- la convenzione tra Abi e parti sociali per l’anticipo della cassa integrazione da parte delle banche,
- conferma e aumento dell’indennità di 600 euro per gli autonomi: l’assegno potrebbe arrivare a 800 euro, con specifici requisiti,
- la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha parlato anche di un’estensione del reddito di cittadinanza,
- introduzione di un assegno straordinario per figli minori di 14 anni. Si va dagli 80 ai 160 euro per figlio, a seconda del reddito,
- conferma del congedo parentale speciale
- conferma del bonus baby sitter 2020,
- introduzione del reddito di emergenza 2020
Cos’è esattamente questo reddito di emergenza? Chi ne ha diritto? Di che cifra si tratta? Quando entra in vigore? Cerchiamo di capirne di più.
Decreto Aprile: Catalfo presenta il reddito di emergenza
Si parla da tempo di reddito di emergenza, ma sono state le parole della ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, a confermarne l’imminente arrivo. L’ondata Covid-19 non si è ancora attenuta ed era prevedibile che anche ad aprile il Governo sarebbe dovuto intervenire per allungare e introdurre nuovi aiuti alle famiglie e ai lavoratori.
“C’è una parte di cittadini che in questo momento non ha alcun sostegno, dovrebbero essere circa 3 milioni. Stiamo valutando la platea e l’impatto. Quindi per tutte queste persone che non hanno altri sostegni al reddito sarà previsto il reddito di emergenza, che le aiuterà in questo periodo anche di crisi economica”. Sono state queste le parole pronunciate da Catalfo, ai microfoni di Class Cnbc. Una misura che da sola costerà circa 3 miliardi di euro, e che andrà in soccorso di tutti quei cittadini in stato di bisogno.
La platea di beneficiari è ancora in corso di definizione, ma su una cosa è stata abbastanza chiara Catalfo: tra i cittadini che non hanno alcun sostegno, ci sono anche i lavoratori in nero. “Il lavoro in nero non dovrebbe esistere” ma “purtroppo il lavoro sommerso è una piaga che c’è. È chiaro che a tutte quelle persone che per vari motivi si trovano in una situazione di emergenza dobbiamo pensare. Dunque per tutte le persone senza reddito è previsto un reddito di emergenza“, ha spiegato la ministra.
Reddito di emergenza 2020: a chi spetta
Il Reddito di emergenza 2020 spetta a tutti i lavoratori che non sono coperti dagli ammortizzatori sociali e dagli attuali bonus previsti per far fronte all’emergenza Coronavirus. La platea beneficiaria si aggira sui 3 milioni di persone. E non sono poche.
Ci sono molte situazioni di difficoltà economica e cittadini che sono rimasti fuori dagli aiuti concessi dal Governo durante Covid-19. A loro potrebbe spettare il nuovo Reddito di emergenza, ad esempio:
- colf e badanti, rimaste finora fuori dagli aiuti erogati
- i cittadini che hanno gli ammortizzatori sociali in scadenza e che non possono essere rinnovati, come la Naspi, la Dis-coll, e che difficilmente troveranno lavoro in questo momento,
- i lavoratori a chiamata
- tutti i cittadini che non beneficiano dei vari bonus e aiuti introdotti a causa del Coronavirus nel mese di marzo
- i lavoratori irregolari, che lavorano in nero, e che la ministra Catalfo ha assicurato rientreranno in qualche modo in questa misura.
I papabili beneficiari quindi sono:
- lavoratori precari,
- lavoratori a chiamata, ad esempio quelli impiegati nel lavori veloci o fast job
- colf e badanti, in generale lavoratori domestici
- lavoratori irregolari
- disoccupati con Naspi e Dis-coll scadute
- lavoratori intermittenti
Reddito di emergenza 2020: requisiti
Il requisito certo finora accertato è l’assenza di altre forme di sostegno. In pratica potranno richiedere il Rem o Reddito di emergenza tutti coloro che non beneficiano al momento di alcuna forma di aiuto, sostegno o ammortizzatore sociale, in questa fase. Appena il Decreto Aprile sarà varato capiremo se ci sono altri paletti da rispettare.
Reddito di emergenza 2020: quanto spetta, importi
L’importo del Reddito di emergenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 500 o 600 euro, esattamente come avviene per il bonus autonomi e partite Iva e il bonus baby sitter. La misura sarà finanziata nel prossimo Decreto Aprile con circa 3 miliardi di euro.
Reddito di emergenza 2020: quanto dura
E’ ancora tutto da vedere, ma essendo destinato a sostenere i cittadini in difficoltà nella fase di emergenza Coronavirus, è probabile che questo nuovo sussidio possa essere erogato per 1 o 2 mesi.
fonte: https://www.leggioggi.it/