Origine in etichetta. Per i latticini stop di un anno all’obbligo
Per pasta, riso e pomodoro arriva la proroga delle norme italiane sull’obbligo di indicare l’origine della materia prima in etichetta. Resteranno in vigore fino al 31 marzo 2020, per essere poi sostituire da quelle europee (Reg. Ue n. 775 del 28 maggio 2018).
Il decreto di proroga è stato firmato dall’ex ministro delle Politiche agricole ad interim, Paolo Gentiloni, e dall’ex ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda.
Più complicato il quadro per latte non fresco e latticini, dove la sperimentazione è iniziata un anno prima, quindi l’obbligo di indicare l’origine resterà in vigore fino al 31 marzo 2019. Dal giorno seguente cadrà, ma entrerà nuovamente in vigore un anno dopo, con il citato regolamento europeo in materia.
In sostanza ai tre decreti di origine è stata aggiunta la frase: dopo la parola «medesimi» le seguenti parole: «ovvero, se diversa, dalla loro data di applicazione».
GAZZETTA UFFICIALE n. 132 del 9 giugno 2018
DECRETO 7 maggio 2018 – Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
Disposizione applicativa dei decreti relativi all’indicazione del paese d’origine nell’etichetta degli alimenti.