Made in Italy
Gian Marco Centinaio: “Abbiamo messo a disposizione uno stanziamento economico senza precedenti. Il futuro dell’agricoltura passa attraverso una filiera sana, virtuosa e di eccellenza”
“Vogliamo mettere la filiera agroalimentare al centro della nuova strategia per il made in Italy. Proprio per questo abbiamo messo a disposizione uno stanziamento economico senza precedenti. Il futuro dell’agricoltura passa necessariamente attraverso una filiera sana, virtuosa e di eccellenza. Il fatto che l’80% dei progetti provenga da imprese del Mezzogiorno dimostra l’attenzione crescente del Governo verso le regioni del Sud. Il nostro obiettivo è quello di trasformare l’agricoltura in una agricoltura importante e di qualità ma anche e soprattutto moderna”.
Così Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo nel rendere noto che la Cabina di regia del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020, lo scorso 18 marzo, ha dato il via libera all’aumento di 100 milioni a favore dei contratti di filiera e di distretto gestiti dal Mipaaft all’interno del Piano operativo agricoltura, aumentando così il contributo previsto a 210 milioni a fondo perduto, a cui si aggiungono le risorse di Cassa depositi e prestiti, attualmente fissati a 200 milioni.
“Il gioco di squadra fa vincere il made in Italy agroalimentare. Crediamo molto nei contratti di filiera come strumento di sviluppo territoriale e per una più equa distribuzione del valore lungo la filiera” ha commentato il sottosegretario alle Politiche agricole Alessandra Pesce. “Il ministero oggi ha una dotazione senza precedenti per affiancare le imprese, creare nuovi posti di lavoro. L’azione del ministro Lezzi è stata cruciale perché la maggior parte di questi investimenti vede il Sud protagonista. Finalmente si guarda all’agricoltura come un settore strategico su cui investire”.
Il IV bando dei contratti di filiera e di distretto, attualmente aperto, ha visto una forte richiesta da parte delle imprese agricole e agroalimentari: sono stati ricevuti dall’amministrazione 48 progetti con proposte di investimento nelle filiere agroalimentari per oltre 1,25 miliardi, di cui l’80% riguarda, infatti, imprese del Mezzogiorno.
Il contributo dello Stato ai contratti di filiera e di distretto è concesso, in coerenza con la normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato, per diverse tipologie di investimenti. Le spese ammissibili vanno dagli investimenti per la produzione primaria, la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, fino alla promozione e la pubblicità di prodotti di qualità certificata o biologici, e alla ricerca e sperimentazione.
Fonte: Mipaaft – Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo