Dati Infocamere dell’Osservatorio economico Ciaa Salerno
(ANSA) – NAPOLI, 29 GIU – E’ forte la presenza di giovani donne under 35 nel tessuto imprenditoriale della provincia di Salerno. Sono i dati Infocamere effettuate dall’Osservatorio Economico provinciale della Camera di Commercio di Salerno, guidata da Andrea Prete.
Delle 27.874 imprese femminili presenti in provincia di Salerno, dati al 31 marzo 2018, 4.208 sono giovanili, ossia caratterizzate dalla partecipazione assoluta o maggioritaria di giovani con meno di 35 anni di età: 1 ogni 7 aziende femminili.
In generale, le imprese femminili rappresentano circa il 23,2% del totale del tessuto produttivo provinciale (Italia 21,8%). Un dato, quello della presenza femminile, in linea con la media nazionale: quasi il 29% delle attività under 35 della provincia ha una donna al comando. La presenza complessiva di imprese giovanili in provincia è, tuttavia, ben più significativa (12% del totale imprese) rispetto alla media nazionale (9%).
L’analisi settoriale rivela un particolare interesse dei giovani imprenditori per le attività caratterizzate da più basse barriere all’entrata. La maggiore concentrazione di imprese “under 35” si riscontra, infatti, nel settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio (4.592 imprese), segue il settore agricolo(1.846) e quello turistico (1.185).
Nei settore dei servizi di alloggio e ristorazione, le imprenditrici giovani incidono per circa un terzo (33,5%). Da segnalare una presenza rosa nelle “under 35” superiore alla media provinciale anche in settori tradizionalmente maschili, come le attività finanziarie e assicurative (32,9%) e quelle artistiche, sportive e di intrattenimento (35%). Infine, nel settore “Altre attività di servizi”, che comprende anche i servizi alla persona, risulta guidata da una donna, una imprese giovanile ogni due (53,8%).
Per quanto riguarda la componente imprenditoriale straniera, sono gestite da donne il 22,5% delle oltre 7.500 imprese create da cittadini provenienti da altri paesi. Il dato è inferiore alla media regionale (23,3%) e nazionale (23,9%).
FONTE: http://www.ansa.it