L’ 82% degli intervistati lo associa però al caporalato. Emerge dallo studio “La reputazione del pomodoro e della sua industria nella percezione degli italiani”
La reputazione delle conserve di pomodoro è molto forte, pari a 78,3 punti (su 100), un legame emotivo che posiziona il prodotto tra i settori più apprezzati dagli italiani come i beni di lusso e l’elettronica di consumo. E’ quanto emerge dallo studio “La reputazione del pomodoro e della sua industria nella percezione degli italiani”, commissionato dall’Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali(Anicav) a Reputation Institute – società leader mondiale specializzata in corporate reputation.
Il pomodoro è oggi identificato come elemento cardine della dieta mediterranea, eccellenza dell’industria alimentare italiana e simbolo del «Made in Italy» nel mondo e, inoltre, viene riconosciuto l’importante contributo che le aziende del comparto apportano all’economia nazionale. Emerge, tuttavia, un dato preoccupante: l’82% degli intervistati associa il pomodoro al caporalato.