Dopo aver letto questo articolo, chi nella vita non si preoccupa molto di seguire un’alimentazione sana, avrà un motivo in più per “sentirsi in colpa”. Come la predereste se vi dicessimo che mangiare sano vuol dire anche prendersi cura del Pianeta?
Ebbene sì, non si tratta soltanto di avere cura della nostra salute ma di un vero e proprio gesto ecologico. Le nostre scelte alimentari hanno, infatti, un rilevante impatto sulle condizioni ambientali. Ma quindi, cosa bisognerebbe mangiare? Il modello da seguire per assumere un’alimentazione sostenibile sembra essere la Dieta Mediterranea. Lo dimostra la seconda edizione di “Eating Planet. Cibo e sostenibilità: costruire il nostro futuro” pubblicata dalla Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition (FBCFN).
Incuriositi, ne abbiamo parlato con una loro ricercatrice, Ludovica Principato, che dal 2011 svolge attività di consulenza scientifica per la Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition e come giornalista scientifica scrive articoli in ambito alimentare su testate specializzate.
Vediamo cosa vuol dire seguire una dieta sostenibile e perché la dieta mediterranea è il modello da seguire.
QUANTO IL CIBO INFLUENZA I CAMBIAMENTI AMBIENTALI?
Per alimentazione sostenibile si intende il consumo di prodotti nutrizionalmente sani e con un impatto ambientale poco dannoso. Un’alimentazione consapevole, dunque, come sostiene anche Ludovica Principato, non è soltanto una sana abitudine volta ad assicuraci una buona salute negli anni, ma è importante anche per questioni ambientali.
“Non è così intuitivo legare il cibo ai problemi ambientali” dice infatti la dottoressa, che aggiunge poi: “se si pensa che l’alimentazione provoca circa il 30% delle emissioni di gas serra – una percentuale superiore a quella generata dall’intero settore dei trasporti e della produzione elettrica – allora si capisce come il nostro comportamento possa influire nel bene o nel male sulla salute dell’ambiente in cui viviamo.”
PERCHÉ LA DIETA MEDITERRANEA?
Secondo gli studi effettuati dalla Fondazione, la carne si trova in cima alla classifica degli alimenti più “inquinanti”, responsabile del 12% delle emissioni totali di gas serra. Meno influenti, ma con valori comunque importanti, i prodotti lattiero-caseari, che contribuiscono con una percentuale del 5%.
Il modello della Dieta Mediterranea, oltre ad essere il più sano dal punto di vista nutrizionale, sarebbe dunque anche il più sostenibile dal punto di vista ambientale dal momento che, come ricorda la ricercatrice “prevede un elevato consumo di verdura, legumi, frutta fresca e secca, olio d’oliva e cereali; un moderato consumo di pesce e prodotti caseari (specialmente formaggio e yogurt); un ancora più moderato consumo di carne e dolci”.
Per arrivare a queste conclusioni, gli esperti della Fondazione hanno creato, nel 2009, il Modello della Doppia PiramideAlimentare. Alla Piramide Alimentare che tutti noi conosciamo e che di basa proprio sulla dita mediterranea, è stata affiancata una Piramide Ambientale, nella quale gli alimenti sono classificati in base ai loro effetti sull’ambiente.
MA QUINDI: COSA METTERE IN TAVOLA?
A questo punto, cosa mangiare? Come portare in tavola questo doppiamente virtuoso modello alimentare?
“Il menù sostenibile, basato sui dettami della Dieta Mediterranea – sostiene la Principato – comprende sia la carne (prediligendo quella bianca) che il pesce, facendo attenzione al giusto bilanciamento tra proteine di origine vegetale e animale.” Ma anche una dieta vegetariana può risultare un’ottima alternativa, in quanto pur escludendo carne e pesce, assume le fonti proteiche di origine vegetale dai legumi e quelle di origine animale dal formaggio, dai latticini in generale e dalle uova.
Questo è quanto si evince da uno studio effettuato dai ricercatori della Fondazione che ha messo a confronto tre diverse tipologie di menu: uno basato sulla dieta mediterranea, uno vegetariano e uno a base di carne. Da questa analisi è emerso che la dieta mediterranea e quella vegetariana hanno un minor impatto sull’ambiente e sono quindi maggiormente sostenibili.
COSA CI GUADAGNA IL PIANETA?
Come e cosa ci guadagna il pianeta nel momento in cui tutti cominciamo a seguire una dieta nutrizionalmente sana esostenibile? La risposta è quantificabile in cifre.
Per capire quali sono i benefici di cui potrebbe godere l’ambiente infatti “basti pensare che qualora tutti i cittadini italiani non mangiassero carne per un solo giorno a settimana, si avrebbe un risparmio totale di 198 mila tonnellate di CO2. Inoltre adottando una dieta mediterranea è possibile risparmiare oltre 2000 litri di acqua al giorno, grazie al consumo ridotto di prodotti di origine animale” sostiene la Principato.
LA DIETA MEDITERRANEA STA SCOMPARENDO?
La risposta fornitaci dalla Principato ci ha portati davanti a due contrasti. Nei paesi più sviluppati, probabilmente grazie ad una maggiore informazione e a una più intensa attenzione nei confronti dell’ecosistema, sembrano intravvedersi all’orizzonte segnali incoraggianti a favore di diete più sane.
Mentre, paradossalmente, nuove abitudini e frenetici ritmi di vita stanno pian piano spingendo i paesi del sud, dove la dieta mediterranea è nata, verso un’alimentazione sempre più “confezionata”.
“Si sta sviluppando un’inversione delle tendenze alimentari: da una dieta sana e a base di cereali e alimenti di origine vegetale, ci si sta muovendo verso consumi poco equilibrati, che portano quest’area ad avere un elevato tasso di obesità, molto più alto della media Nazionale” afferma la Ricercatrice, che continua: “la percentuale di persone obese nel Sud Italia infatti è ben dell’11% e il fenomeno non accenna a diminuire.”
La Dieta Mediterranea, dunque, sembra essere il nostro prezioso salvagente, e i segnali di cui parla Ludovica Principato devono essere per noi un appiglio di incoraggiamento per riflettere su queste tematiche e stare sempre più attenti alla salvaguardia della nostra salute e del Pianeta.
E voi, pensate di seguire un’alimentazione sostenibile? Il vostro modello di riferimento è la Dieta Mediterranea?
di Adriana Angelieri
FONTE: https://www.ilgiornaledelcibo.it
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