In questi giorni di emergenza Covid-19 si parla tanto della cosiddetta “FASE 2”, ovvero del momento in cui le attività chiuse a marzo (negozi, ristoranti, bar all’aperto) potranno riaprire; si tratta di una questione piuttosto delicata, dato che il contagio tra Nord e Sud appare ben diverso, e l’applicazione di misure omogenee su tutto il territorio nazionale potrebbe dar vita a discussioni e attriti.
Cerchiamo di capire nel dettaglio come RIAPRIRA’ l’Italia.
Premessa: dover convivere con il virus non sarà un passaggio facile, fintanto che non sarà disponibile un vaccino saranno necessari numerosi sacrifici. Insomma, la vita, per diverso tempo almeno, non sarà più come quella di prima.
Stando a fonti di governo, la task force ministeriale guidata da Vittorio Colao avrebbe messo a punto una serie di indicazioni fondamentali per la ripartenza del Paese: si tratta di misure omogenee, che sono pero’ suscettibili di piccole modifiche tenendo conto della contagiosità del virus nelle singole regioni.
Dimentichiamo bar e ristoranti affollati: mantenere oltre un metro di distanza tra i clienti porterà a una rivoluzione globale dei locali; parrucchieri e negozi di estetica potranno lavorare esclusivamente su appuntamento, e si potrebbe procedere con la riapertura entro il 10 maggio in base alla situazione epidemica della Regione.
Discorso diverso per le discoteche: non riapriranno per la stagione estiva. Impensabile garantire le condizioni di sicurezza sanitaria all’interno delle strutture. Uno spiraglio invece si apre per le palestre, che potrebbero riaprire a patto di garantire solo allenamenti o lezioni individuali così da evitare che i giovani stiano molto vicini dando vita a nuovi contagi.
Insomma, la strada verso la normalità è ancora molto lunga e difficile.
FONTE: https://www.ilmeteo.it/