Negli ultimi mesi i militari del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute hanno intensificato i controlli dedicati alla sicurezza della filiera dei prodotti da agricoltura biologica, integrandoli anche mediante specifiche campagne ispettive alle aziende operanti in tale settore.
Gli alimenti comunemente definiti “biologici” provengono da coltivazioni o allevamenti che utilizzano tecniche agronomiche e zootecniche a basso impatto ambientale, attraverso protocolli produttivi nei quali è vietato o limitato l’impiego di diserbanti, insetticidi o concimi contenenti sostanze di sintesi chimica. Per essere commercializzato come “biologico” un alimento deve essere stato prodotto da aziende certificate da Organismi autorizzati dal Ministero dell’Agricoltura che appongono su tali prodotti il loro logo, identificandoli quali biologici.
I controlli condotti dai carabinieri del NAS in tutto il territorio nazionale sono stati finalizzati a prevenire e reprimere flussi commerciali di prodotti indebitamente dichiarati biologici, individuare possibili episodi di frodi e/o rischi per la salute dei consumatori e verificare il rispetto alla normativa di settore, in particolare sulla corretta tracciabilità, origine e salubrità delle materie prime utilizzate nella produzione. Nel periodo marzo/maggio sono stati eseguiti 186 servizi ispettivi ad attori della filiera “biologica” accertando 31 situazioni di irregolarità presso altrettante aziende ed esercizi commerciali.
Le 49 violazioni amministrative contestate, per un ammontare complessivo di 55 mila euro di sanzioni pecuniarie, sono essenzialmente riconducibili alla carente applicazione delle procedure di autocontrollo per garantire la sicurezza alimentare, insufficiente etichettatura e detenzione di prodotti alimentari biologici con termini di conservazione superati. In un intervento, è stato individuato un caso di frode in commercio presso un’azienda agricola per tentata vendita di prodotti falsamente etichettati come biologici. Nell’ambito del monitoraggio è stato eseguito il sequestro amministrativo di oltre 100 tonnellate e 1.500 confezioni di alimenti non idonei alla commercializzazione, sia per motivi di etichettatura e tracciabilità che per ragioni igienico sanitarie e di superamento dei termini di conservazione. Sono state altresì disposte sospensioni dell’attività per 3 aziende del settore a causa di mancanze autorizzative e presenza di gravi criticità igieniche e strutturali, non compatibili con la prosecuzione dell’attività produttiva. Tra gli interventi più rilevanti si illustrano i seguenti:
Nas Treviso, marzo 2018
A conclusione degli accertamenti eseguiti presso uno stabilimento di produzione di prodotti dolciari e da forno di una ditta della provincia di Treviso, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo 1.950 kg di materie prime (farine biologiche di varie tipologie) tutte recanti in etichetta un termine di conservazione già oltrepassato, detenute insieme ad altri prodotti ancora in validità.
Nas Milano, maggio 2018
Disposta l’immediata chiusura di una ditta della provincia di Milano, attiva nella produzione di alimenti per la prima colazione a base di cereali provenienti da agricoltura biologica e tradizionale, a causa di una estesa infestazione di roditori presenti nei locali di produzione e magazzino, con diffusa presenza di escrementi e di foratura degli imballaggi. Il provvedimento urgente , adottato a tutela della salute pubblica, è stato attuato in condivisione con l’ASL intervenuta sul posto.
Nas Bologna, maggio 2018
Nel corso dei controlli di filiera dell’agricoltura biologica, il NAS ha eseguito un’ispezione presso una ditta di vendita all’ingrosso della provincia di Forlì-Cesena, sottoponendo a sequestro sanitario 7.000 kg di materie prime (erbe medicinali, sostanze aromatiche) e di integratori alimentari, alcuni da agricoltura biologica, recanti termine di conservazione superato -in alcuni casi da più di un anno. Sono state contestate violazioni amministrative per 2.000 euro nonché segnalate criticità procedurali ed igienico sanitarie all’Autorità sanitaria locale.
Il medesimo Nas, al termine di un’ispezione condotta presso un azienda conserviera operante anche su prodotti biologici, ha proceduto al sequestro di 1.050 kg di alimenti (verdure varie in salamoia) prive delle informazioni relative al contenuto e alla tracciabilità, e di 5.268 barattoli di vetro contenenti legumi (per un peso di oltre 18.700 kg), in quanto etichettati con indicazioni fuorvianti circa il paese d’origine e/o il luogo di provenienza. Sono state contestate violazioni amministrative per un importo di 15.000 euro, mentre il valore complessivo dei prodotti bloccati è pari a 29.000 euro.
Nas Brescia, maggio 2018
Il titolare di un’azienda agricola della provincia di Brescia è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria poiché ritenuto responsabile del reato di tentata frode nell’esercizio del commercio, per aver posto in vendita alimenti vari, quali confetture, conserve e farine, falsamente etichettati come prodotti biologici. Nella circostanza sono stati posti in sequestro 126 confezioni di alimenti.
Nas Aosta, maggio 2018
I Carabinieri del NAS di Aosta, a conclusione accertamenti presso un negozio di alimenti “bio”, hanno sequestrato amministrativamente 130 confezioni di prodotti alimentari biologici recanti in etichetta la scadenza oltrepassata. Il titolare dell’esercizio commerciale è stato sanzionato per mancata applicazione delle procedure di verifica delle scadenze e smaltimento dei prodotti scaduti di validità.
FONTE: www.saluteh24.com