La Basilicata vive un momento di grande fermento. Il comparto olivicolo è in decisa crescita per livello qualitativo e numero di aziende che commercializzano a marchio proprio e soprattutto per il numero crescente di aziende gestite da under 40. Bel segno dell’interesse dei giovani verso l’agricoltura e fattore trainante. Questo entusiasmo è affiancato con competenza dalle istituzioni che mettono a disposizione dei produttori formazione e ricerca, consulenza e assistenza tecnica.
Un lavoro affiancato dalle associazioni che si occupano di agricoltura e anche da Slow Food, molto presente sul territorio (e il Presidio, che comprende un numero sempre crescente di aziende, ne è un esempio) che lavora a fianco dei produttori agricoli spingendoli verso l’organizzazione, la cooperazione, la crescita della qualità e la valorizzazione delle produzioni.
Questo risultato deve rappresentare un esempio virtuoso da incoraggiare, a livello imprenditoriale, per recuperare le tante superfici olivicole abbandonate e trasformarle in un importante elemento produttivo.
La campagna di produzione 2017 è stata molto positiva in termini quantitativi confermando anche le ottime aspettative sulla qualità degli oli. Erano da un po’ di anni che gli olivicoltori lucani aspettavano un’annata di questo livello, finalmente all’altezza dei loro sforzi. Quindi dagli assaggi emerge un’annata nel complesso molto buona, testimoniata dell’alto numero di aziende recensite e dalla qualità medio-alta degli oli, con due aziende premiate: la conferma Vincenzo Marvulli e la giovane nuova entrata Raffaella Irenze.
Angelo Lo Conte
FONTE: http://www.slowfood.it
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