Ricerca dell’Università di Pisa sfrutta coltivazioni italiane
Arrivano birra e liquore aromatizzati ai fiori di canapa made in Toscana. Le due bevande alcoliche, commercializzate con marchio HempItaly, sono il risultato di uno studio dell’Università di Pisa pubblicato sulla rivista scientifica Food Chemistry. La canapa utilizzata nella sperimentazione – spiega una nota – “proviene dalle coltivazioni autorizzate in Italia con la Legge 242 del 2 dicembre 2016 che consente la coltivazione delle varietà di Cannabis sativa L, il cui contenuto di Δ9-tetraidrocannabinolo (Thc) sia inferiore allo 0.2%.
In particolare le due varietà impiegate sono state la Futura 75, di selezione francese, e l’Uso 31, di origine ucraina”. Il progetto è stato condotto dal gruppo di Biologia Farmaceutica del Dipartimento di Farmacia in collaborazione con tre realtà toscane: il Circolo Arci La Staffetta di Calci (Pisa) e il Birrificio Artigianale “Vapori di Birra” di Castelnuovo Val di Cecina (Pisa) per la produzione delle bevande alcoliche aromatizzate e l’Azienda Agricola Carmazzi di Viareggio (Lucca) per la fornitura del materiale vegetale. “La nostra idea era di realizzare – afferma Luisa Pistelli dell’Ateneo pisano – dei prodotti ecosostenibili in un’ottica di economia circolare grazie al riutilizzo dei fiori di canapa che sebbene siano la parte più ricca di oli essenziali della pianta non sono sfruttati e diventano scarti agricoli”. “L’aromatizzazione con la canapa, pur arricchendo il bouquet della birra, non ha stravolto – commenta Guido Flamini dell’Università di Pisa – quelle che sono le classiche note di questa bevanda, il luppolo e la canapa, infatti, appartenendo alla stessa famiglia botanica, Cannabaceae), hanno caratteristiche aromatiche comuni”.
FONTE: https://www.ansa.it/