L’indagine ISMEA sul settore lattiero caseario conferma un dato molto importante sia per gli addetti ai lavori che per gli operatori del marketing e della comunicazione. оформить кредитную карту сразу
Sembra infatti emergere, dalle opinioni dei produttori, che uno degli aspetti chiave di aumento delle vendite dipende da come i prodotti sono comunicati al pubblico e dalla loro immagine. Nella valutazione tale importanza la rivestono soprattutto i formaggi freschi e stagionati, meno differenziante invece risulta essere la comunicazione fatta per il burro che riveste ancora un ruolo di prodotto “commodity” della filiera, ossia un bene per cui c’è domanda ma che è offerto senza differenze qualitative sul mercato ed è fungibile, cioè il prodotto è lo stesso indipendentemente da chi lo produce.
Se è vero dunque che la qualità delle materie prime dunque è determinante cosi come le fasi di lavorazione produttiva, è pur vero che le persone hanno bisogni da soddisfare, è comprano e mangiano in base a come percepiscono; come dico sempre, la “percezione vince sempre sulla realtà”.
Ma con questo che cosa voglio dire? Che più che la “qualità” del cibo, non avendo una reale competenza tecnica, le persone ricordano molto più le sensazioni che hanno provato degustando i prodotti o come sono stati accolti presso la nostra azienda.
A conferma di ciò, mi va di citare due grandi massime. La prima di Al Ries, uno dei massimi pubblicitari americani di tutti i tempi, che nel libro “Le 22 immutabili leggi del Marketing”, citando la quarta legge, dice: “Il marketing non è una battaglia di Prodotti, è una battaglia di Percezioni”; e la seconda di Maya Angelou, scrittrice statunitense e attivista per i diritti civili, che nel suo libro “Il canto del silenzio” afferma: “Ho imparato che le persone possono dimenticare ciò che hai detto, le persone possono dimenticare ciò che hai fatto, ma le persone non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire”.
Quanto è importante allora ad esempio all’interno di un caseificio un’atmosfera accogliente, la pulizia degli spazi produttivi ed espositivi. Ma quanto ancora è più importante coccolare i clienti con dei piccoli assaggi per deliziare il loro palato con sapori e aromi, narrandogli magari particolarità della fase di lavorazione o del prodotto, favorendo pareri e comparazioni con quanto da loro assaggiato in precedenza. Un viaggio di gusto nel marketing esperienziale che crei un legame indissolubile con aspetti emotivi ed ancestrali.
Come dimenticare la bontà di un bocconcino assaggiato direttamente sul punto vendita, o come non ricordare quel profumo delle cagliate fresche quando si visita un sito produttivo.
Importanza fondamentale dunque riveste l’immagine anche per la promozione sul punto vendita dei prodotti e la proposizione degli stessi sui nuovi canali della comunicazione come i siti di e-commerce ed i social network, ed è sempre l’indagine ISMEA a sottolineare ciò.