Alberi caduti e serre divelte dal vento, ulivi in piena raccolta flagellati dalla grandine, campi allagati con cipolle, finocchi, scarole e in generale gli ortaggi sott’acqua per le intense precipitazioni che hanno provocato anche frane e smottamenti sono i pesanti danni provocati nelle campagne dell’ondata di maltempo che, dalla Liguria alla Campania, si è abbattuta sull’Italia. E’ quanto emerge dal primo bilancio effettuato dalla Coldiretti dei violenti nubifragi che hanno colpito duramente i raccolti autunnali a macchia di leopardo. A soffrire del brusco cambiamento climatico – sottolinea la Coldiretti – sono state principalmente le coltivazioni di stagione in un momento in cui si è fortunatamente quasi conclusa la vendemmia ma è in pieno svolgimento la raccolta delle olive e sono state fatte o si preparano i terreni per le semine autunnali. Le precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d’acqua si abbattono –precisa la Coldiretti – su un territorio reso fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con più di nove comuni su dieci a rischio per frane o alluvioni (91,3%) secondo Ispra. Sono ben 7 milioni gli italiani che – conclude la Coldiretti – vivono in queste aree in una situazione di incertezza determinata dall’andamento meteorologico che condiziona la vita e il lavoro.
COLDIRETTI – relazioniesterne@coldiretti.it