Promuovere la cultura, 1 su 2 aspira a diventare un intenditore
ROMA – E’ partita con una maratona creativa di cinque giorni la campagna di comunicazione sull’extravergine di qualità targata ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo e Ismea. Obiettivo è portare idee innovative per diffondere la cultura della qualità dell’olio italiano nelle piazze, nei punti vendita e nelle sale cinematografiche dalla fine del 2019 a tutto il 2020, in modo da incoraggiare il consumatore a fare scelte più consapevoli e meno condizionate dal prezzo.
L’Italia è il primo consumatore mondiale di olio d’oliva, il maggiore importatore e ai primi posti per produzione ma, sottolinea l’Ismea all’ANSA, davanti allo scaffale chi non è esperto è disorientato e, non percependo il reale valore dell’offerta, ripiega spesso sul prezzo quale elemento di scelta. Eppure secondo una recente indagine dell’Ismea, quasi 1 consumatore su 2 aspira a diventare un intenditore di olio e, così come accade per il vino, conoscerne il territorio di origine, le varietà utilizzate, gli abbinamenti gastronomici, le proprietà salutistiche oltre che avere gli strumenti per valutare le caratteristiche organolettiche.
Alla maratona dell’Evo Design Workshop’ appena conclusa hanno partecipato 15 giovani designer, comunicatori e brand manager, selezionati dall’Ismea e provenienti da diversi istituti di formazione, che hanno dato vita a varie proposte per sollecitare gli interessi dei diversi target di consumo. Si è spaziato dalla gamma di abbinamenti tra la gastronomia locale e il patrimonio di biodiversità olivicola puntando sulle 600 varietà, alla bottiglietta di Evo da portare con sé in valigia accanto al profumo preferito, all’olio come ‘super food’ pensato per un target di ‘kid influencer’, in grado di farsi promotore di scelte alimentari sane presso i genitori.
FONTE: ANSA