Rapporto Agromafie
Le mani della mafia sul cibo dal business dei clan al mercato nero, dai traffici internazionali ai rischi per la salute sono al centro del sesto Rapporto “Agromafie” sui crimini agroalimentari in Italia elaborato da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare che sarà presentato giovedì, 14 febbraio 2019 alle ore 9.30 al Centro Congressi Palazzo Rospigliosi, sede Coldiretti, in Via XXIV Maggio, 43. L’agroalimentare – spiega la Coldiretti – rappresenta un terreno privilegiato di investimento della malavita con un pericoloso impatto non solo sul tessuto economico ma anche sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.
L’illustrazione del 6° Rapporto Agromafie, nato dalla collaborazione con Forze dell’ordine, Magistratura, Istituzioni e Enti che operano a difesa del comparto agroalimentare, sarà coordinata Gian Carlo Caselli Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare. Seguirà la presentazione di Gian Maria Fara Presidente di Eurispes con gli interventi di Alfonso Bonafede, Ministro della Giustizia, Gian Marco Centinaio, Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Matteo Salvini, Ministro dell’Interno, Federico Cafiero De Raho, Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, David Ermini, Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Nicola Morra, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia con le conclusioni di Ettore Prandini, Presidente Coldiretti e Presidente “Osservatorio Agromafie”.
Verrà apparecchiata per la prima volta la tavola de “Il crimine nel piatto degli italiani” con i casi più eclatanti, dall’antipasto al dolce, di portate illegali frutto di traffici, inganni, frodi e manipolazioni per speculare sul cibo e sulle filiere agroalimentari con un focus su “Lo scaffale del mafia sounding nel mondo”.
COLDIRETTI: relazioniesterne@coldiretti.it
FONTE: https://www.coldiretti.it