In Europa le frodi alimentari costano all’industria alimentare circa 8-12 miliardi all’anno.
In Italia il Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) è uno dei maggiori organismi europei di controllo dell’agroalimentare.
L’ICQRF ha 29 uffici sul territorio italiano. Tra i suoi compiti a livello nazionale ci sono:
prevenzione e repressione delle frodi nel commercio dei prodotti agroalimentari e dei mezzi tecnici di produzione per l’agricoltura;
vigilanza sulle produzioni di qualità registrata (DOP, IGP, Bio, …);
contrasto dell’irregolare commercializzazione dei prodotti agroalimentari introdotti da Stati membri o Paesi terzi e i fenomeni fraudolenti che generano situazioni di concorrenza sleale tra gli operatori e sanzioni per il corretto funzionamento degli accordi interprofessionali.
Frode alimentare: Violazione della legge Europea con intenzionalità finalizzata alla massimizzazione dei profitti attraverso l’inganno dei consumatori utilizzando mezzi illeciti
Frodi sanitarie: ledono il diritto alla salute del consumatore tramite fatti che rendono nocivi alimenti, bevande e materiali che vengono a contatto con alimenti.
Frodi commerciali: ledono i diritti contrattuali e patrimoniali del consumatore.
Si distinguono in:
Alterazione: modifica delle caratteristiche chimico-fisiche e/o organolettiche di un alimento, dovuta a processi naturali (vino acescente, irrancidimento degli oli). Sebbene manchi la volontarietà, la vendita di un prodotto alterato per genuino è considerata una frode alimentare.
Adulterazione: variazione volontaria della naturale composizione dell’alimento senza effettuare aggiunta di altre sostanze; ovvero la sottrazione di alcuni componenti dell’alimento stesso che vengono sostituiti con altri di minor pregio (annacquamento del latte o del vino, latte scremato e/o parzialmente scremato venduto come latte intero). Questa frode ha riflessi negativi sia commerciali che nutrizionali.
Sofisticazione: modifica volontaria della composizione naturale o legale di un alimento mediante l’aggiunta di una sostanza estranea (aggiunta di olio di semi agli oli di oliva, aggiunta di saccarosio al vino, aggiunta di colorante giallo alla pasta di semola per simulare la pasta all’uovo). Un alimento scadente viene “sofisticato” per renderlo simile ad un prodotto di ottima qualità, anche con aggiunta di sostanze chimiche non consentite.
Contraffazione: sostituzione di un alimento con un altro di minor pregio ma che presenta caratteristiche macroscopiche assai affini, denominazione di una merce col nome di un prodotto di qualità superiore (margarina spacciata per burro, prosciutto qualsiasi spacciato come prosciutto DOP). Si ha la contraffazione del prodotto e/o del marchio.
Doppio Standard della Qualità: Alimento commercializzato con lo stesso marchio e confezione in diversi stati membri, ma con inspiegate differenze nella composizione.
Il Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) è uno dei maggiori organismi europei di controllo dell’agroalimentare.
L’ICQRF ha 29 uffici sul territorio italiano. L’Ispettorato ha come obiettivo la:
- prevenzione e repressione delle frodi nel commercio dei prodotti agroalimentari e dei mezzi tecnici di produzione per l’agricoltura;
- vigilanza sulle produzioni di qualità registrata (DOP, IGP, Bio, …);
- contrasto dell’irregolare commercializzazione dei prodotti agroalimentari introdotti da Stati membri o Paesi terzi e i fenomeni fraudolenti che generano situazioni di concorrenza sleale tra gli operatori e sanzioni per il corretto funzionamento degli accordi interprofessionali.