59% turisti stranieri continua a comprare prodotti italiani
Anche grazie all’andamento positivo di settembre non è mai stata così alta la spesa turistica per cibi e bevande, per un importo complessivo stimato in circa 17 miliardi destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare prodotti enogastronomici. È quanto emerge dal bilancio estivo delle vacanze a tavola tracciato dalla Coldiretti nell’ultimo weekend dell’estate 2018.
La maggior spesa delle vacanze, sottolinea Coldiretti, quest’anno è stata destinata all’alimentazione che ha superato quella per l’alloggio, con oltre un terzo (35%) del budget di italiani e stranieri. Nell’estate del 2018, rileva, il 34% dei 38,5 milioni di italiani in vacanza ha consumato pasti principalmente al ristorante. L’acquisto di prodotti tipici come ricordo delle vacanze è una tendenza in rapido sviluppo favorita, sottolinea Coldiretti, “dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali che si è verifica nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici, città del gusto, aziende e mercati degli agricoltori di Campagna Amica, feste e sagre”. Sette turisti su 10 (71%) in vacanza in Italia hanno deciso infatti di visitare frantoi, malghe, cantine, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a chilometri zero. “Il buon cibo insieme al turismo e alla cultura – afferma il presidente Coldiretti Roberto Moncalvo – rappresentano le leve strategiche determinanti per tornare a crescere”.
L’offerta enogastronomica rappresenta ormai, rileva Coldiretti, una primaria motivazione di viaggio in Italia con quasi uno straniero su quattro (23%) che riconosce nell’Italia il Paese della buona cucina, il 16% dei monumenti a pari merito con la moda, il 15% della pittura/scultura e il 7% del design e il 5% della musica e del teatro secondo una ricerca Ipsos per Enit. E il 59% dei turisti stranieri continua a comprare prodotti italiani una volta rientrato in patria, una tendenza, precisa, che riguarda il 25,9% dei visitatori francesi, il 22,5% di quelli tedeschi e il 16,9% di quelli del Regno Unito secondo una ricerca Bit/Bocconi. Una tendenza che ha permesso di conquistare nel 2018 il record storico per il Made in Italy agroalimentare nel mondo con le esportazioni che fanno registrare un incremento del 3,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per un valore che sfiora i 10 miliardi nel primo trimestre.
FONTE: http://www.ansa.it